Parte III - Tom Horn
Autori: Rockstar Games e Daniel Creata il: 05/03/2010 Aggiornata il: 05/03/2010



(Marston accompagnato dagli agenti governativi dalla discutibile moralità di Red Dead Redemption, Edgar Ross e Archer Fordham.)

Nell'ormai corrotto west, il confine tra uomo di legge e fuorilegge era una linea estremamente sottile, e nessuno l'ha mai percorsa in maniera più ambigua del soggetto della terza parte della serie di articoli "Il vero West" di Rockstar Games, gli approfondimenti storici di Red Dead Redemption, Tom Horn – l'uomo che disse: "Uccidere le persone è la mia specialità. Io la vedo come una proposta d'affari e credo di avere la mia fetta di mercato".

Tom Horn nacque nel 1860 da una famiglia rurale del Missouri, e sua madre e suo padre lo picchiavano regolarmente per fargli abbandonare quelli che chiamavano i suoi "modi indiani". Dopo essere rimasto a letto per una settimana per via di una sonora lezione datagli dal padre, il ragazzo scappò di casa per farsi una vita da solo.

Anche da bambino, Tom era un ottimo cacciatore di selvaggina; forse è per questo motivo che, dopo aver vissuto un po' per contro proprio, ancora adolescente finì a fare l'esploratore nell'esercito americano, sotto il comando dei famosi generali Nelson A. Miles e George Crook. Dopo aver scalato i ranghi, ebbe infine un ruolo chiave nella cattura e nella consegna del leggendario guerriero e capo Apache, Geronimo.



(Uno dei più famigerati buoni diventati cattivi del vecchio west. A sinistra: Tom Horn nei primi anni, quand'era ancora rispettabile. [Archivi di stato del Wyoming, Dipartimento dei Parchi Statali e delle Risorse Culturali]; A destra: la condanna di Horn come apparve sulla prima pagina del Rocky Mountain News, 25 ottobre 1902.)

Dopo un periodo come bracciante nei ranch e campione di steer wrestling, Horn lavorò poi come vicesceriffo in Colorado (o in Arizona - ci sono resoconti contrastanti) prima di essere assunto dalla Pinkerton Detective Agency, la temuta organizzazione che rivoluzionò le moderne pratiche dell'autorità giudiziaria. Freddo, calmo, efficiente e inarrestabile, una volta messosi sulle tracce dei propri obiettivi. Nonostante tutto però, Horn venne cacciato dall'agenzia meno di due anni dopo, a causa dei costanti e scandalosi omicidi, che facevano sfigurare anche la brutale e feroce Pinkerton.

Alla fine del secolo, Horn abbandonò ogni pretesa di autorità legale e cominciò a lavorare come "Range Detective" freelance - in parole povere, un assassino prezzolato - prendendo $ 500 (o l'equivalente di 13.000 degli odierni dollari) dai ricchi latifondisti e proprietari di bestiame del Wyoming per dare la caccia e uccidere ogni ladro di bestiame o agitatore che questi desideravano fare sparire. Si dice che Horn seguisse le prede per giorni, imparandone abitudini e movimenti; da una posizione nascosta, Horn le uccideva poi con un solo colpo alla testa, lasciando infine una pietra sotto la loro testa come firma. Pur essendoci effettivamente una brutta ondata di furti di bestiame, in Wyoming, Horn godeva di una reputazione ancora peggiore come assassino a sangue freddo. Quando Willie Nickell, il figlio quattordicenne di un pastore, venne trovato morto, Horn venne accusato dell'omicidio da un vicesceriffo locale e fu rapidamente condannato dalla gente del posto, inferocita. Nei suoi ultimi giorni di vita, Horn venne costretto a intrecciare la corda con cui sarebbe stato impiccato. Le sue ultime parole, prima di essere impiccato, pare siano state: "Muovetevi. Non ho altro da dire".



(A sinistra: l'esterno della sua cella, in una prigione del Wyoming; A destra: Horn al termine della sua corda, in attesa dell'esecuzione. [Archivi di stato del Wyoming, Dipartimento dei Parchi Statali e delle Risorse Culturali].)

La sua leggendaria vita, con tanto di fine corrotta, fu immortalato sul piccolo e sul grande schermo, per la prima volta nel 1979 col film per la TV Mr. Horn (con David Carradine nei panni di Horn) e l'anno seguente con la produzione cinematografica Tom Horn, in cui Steve McQueen interpretò il detective diventato assassino. Gli storici hanno ancora pareri discordi sulla legittimità della condanna ma sono tutti d'accordo sul fatto che Tom Horn fosse sicuramente capace di un simile omicidio, e che commise indubbiamente altri omicidi per cui non venne mai punito.