Dialoghi
La scena si aprirà all'interno dell'ufficio dello sceriffo mostrando uno zombie strangolare un uomo, entrambi chiusi all'interno di una cella.
Carcerato: La prego! Me lo levi di dosso! Me lo levi di dosso!
Leigh: Avanti, lascialo andare. Andiamo ragazzo, pensa. Beh, provaci almeno...
Con l'ultima frase lo zombie smetterà di strangolare l'uomo, ma afferrandogli un braccio lo morderà. Lo sceriffo dunque, vedendo John entrare dalla porta, prenderà la pistola sparando un colpo alla testa del non morto e del sopravvissuto appena morso.
Leigh: Mi dispiace ragazzi, ma non mi avete lasciato molta scelta. Salve, John. Benvenuto in paradiso.
John: Salve, sceriffo.
Leigh: Avrei dovuto saperlo che sarebbe sopravvissuto.
John: Cosa sta succedendo?
Leigh: Le sembro uno che fa comunella coi non morti?
John: Beh, no...
Leigh: Allora come dovrei fare a saperlo? Il mio lavoro è...
Mentre Johnson verserà un po' di liquore in due bicchierini - uno per se ed uno per John - alla finestra una ragazza darà un'occhiata dentro l'ufficio dello sceriffo.
John: Mantenere sicura questa città per la gente che ci vive...
Leigh: Oh. Questa l'ha già sentita, vero?
John: Quindi, come sta andando?
Leigh: Beh, secondo lei? Beh, mettiamola così... i furti di bestiame e le rapine in banca sono al minimo storico. Peccato che omicidi, bevute di sangue ed episodi psicotici abbiano avuto un'impennata. O quello, o sto sognando.
John: Beh, è ciò che spero anche io...
Leigh: Com'è andata, per arrivare fin qui?
John: E' stata dura.
Leigh: Si staranno nascondendo di nuovo. Sembra che arrivino e scompaiano. La città è quasi stata invasa un paio di volte. Adesso stiamo finendo le munizioni e ho due uomini in meno.
John: L'aiuterò a ripulire questo posto, se vuole.
Leigh: Lei è un buon uomo, John Marston, ma prima dovrò recuperare i miei vice.
John: Cos'è successo a quei pagliacci che aveva prima? Morti?
Leigh: Forse. Ho mandato Jonah a cercare Eli. Ormai sono spariti entrambi da qualche ora.
John: E chi è che se li mangierebbe, quelli?
Leigh: Bella domanda...
John: Dove li ha mandati?
Leigh: Vicino all'emporio. Jonah ha uno di quei nuovi fucili. Sono certo che non può essersi messo nei guai. Quei cosi fermerebbero un elefante.
John: Grazie.
Leigh: No. Grazie a lei. Sono sicuro che ha già i suoi, di problemi.
Dialoghi
La scena si aprirà all'interno dell'emporio di Moon con John che raggiungerà il proprietario vicino alla cassa.
John: Ehi mister.
Herbert: Salve amico...
John: Ha visto un paio di vicesceriffi qui intorno? Gli uomini dello sceriffo, Jonah ed Eli?
Herbert: Sono ebrei, signore? Sembrano degli ebrei.
John: Non saprei. Perché?
Herbert: Perché? Questa storia è nient'altro che un complotto degli ebrei. Lo sa, non è vero?
John: Mi sembra improbabile, amigo.
Herbert: Beh, non mi piacciono gli ebrei. Nè i neri. E neanche gli indiani, ora che mi ci fa pensare.
John: Beh, lei è proprio un uomo dall'animo gentile da incontrare nei momenti difficili.
Herbert: La gentilezza non c'entra niente...
John: Perché? Di cosa sta parlando?
Herbert: Perché? Scommetto che le piacciono i cattolici. Non sopporto nemmeno loro. E neanche le donne, i fabiani, i socialisti, gli omosessuali, gli asiatici o i britannici. Tutti insieme, hanno rovinato questo paese. Rovinato. Era una grande nazione, una volta. Adesso le persone si mangiano l'un l'altra. Ed è tutta colpa dell'élite ebreo-britannica-cattolica-omosessiale e delle idee che promuove. Beh, io non ho certo intenzione di accettarle.
John: Ha mai incontrato un ebreo?
Herbert: Per fortuna no.
John: O un omosessuale cattolico britannico?
Herbert: Non nel mio emporio! Ah, ho capito, vuol fare il furbo. Beh, lasci che le dica una cosa, gli ebrei hanno ucciso Lincoln. Ecco perché c'è un triangolo sui soldi. E gestiscono l'Europa come uno dei loro harem. E ora hanno scatenato questa piaga per uccidere tutta la gente per bene come noi.
John: Lei, signore, è un personaggio davvero incredibile.
Herbert: Grazie mille.
John: Lo ammetto, è un raro piacere incontrare un uomo con una tale comprensione della storia umana. Si riguardi. Non vorrei che venisse attaccato con violenza da qualcuno e vedere la vita che abbandona il suo corpo pieno d'odio.
John si dirigerà verso l'uscita dell'emporio, ma Herbert lo seguirà a ruota trasportando una cassa.
Herbert: Ehi, aspetti un attimo, perché non combatte al mio fianco, signore? Non è troppo tardi.
John: Temo che lo sia per me.
Herbert: Allora li combatterò da solo. Tutti quanti! L'America è la terra degli uomini liberi, e s'intende libera per gente come me. Herber Moon!
John: Ma certo...
Mentre John si sarà fermato, Herbert continuerà a camminare raggiungendo quasi il retro del negozio, dove però troverà tre non morti pronti ad attaccarlo.
Herbert: No... no, no, no. Non potete mangiarmi. Io sono Herbert Moon!
Dialoghi
La scena si aprirà su Jonah a terra sbranato da Eli che è già mutato in non morto.
John: Salve ragazzi. Mi manda lo sceriffo, ha bisogno d'aiuto. Immagini abbiate altri programmi...
Anche Jonah si è ora tramutato in uno zombie ed entrambi, da terra, si gireranno a guardare fisso John.
John: Davvero, buon appetito. Nessun problema.
A questo punto Jonah ed Eli si alzeranno da terra, per poi mettersi subito dopo a correre verso John.
John: Calma, signori. Ricordatevi quanto ci siamo divertiti assieme.
Dialoghi
La scena si aprirà all'interno dell'ufficio dello sceriffo con John che entrando dalla porta resterà per un istante sorpreso alla vista di Johnson con l'arma puntata verso l'ingresso.
Leigh: Salve John.
John: Salve, sceriffo.
Leigh: Quindi, ha trovato i ragazzi?
John: Li ho trovati.
A rafforzare il senso della sua frase John farà rimbalzare sulla sua mano il fucile a canne mozze del vice di Johnson.
Leigh: Capisco. Spero per loro che sia stato rapido.
John: E' stato rapido e sono morti con la pancia piena. Beh, almeno uno di loro.
Leigh: Bene.
John: Quella è l'arma di Jonah.
Leigh: Ecco, la prenda lei. Dopotutto se l'è guadagnata.
John: Grazie.
Leigh: Si riguardi, John.
John: Anche lei, sceriffo.