Uno dei primi obiettivi secondari del gioco e al contempo anche il più lungo senza omba di dubbio, riguarda le aree da salvare, ossia città, piccoli paesi o zone da dover ripulire completamente dalla presenza degli zombie in modo tale da mettere la città in sicurezza per un periodo di tempo. Sparse sulla mappa di Red Dead Redemption esistono in tutto venti aree da mettere in salvo, quattro a West Elizabeth, otto a New Austin e le restanti a Nuevo Paraiso. Diverse località le libereremo durante le avventure della storyline e lo svolgimento delle secondarie, ma non tutti i luohi sono direttamente raggiungibili attraverso la storia, alcuni di questi devono essere visitati direttamente e con solo questo intento.


La liberazione delle venti aree non è solo una missione secondaria, nel gioco infatti questi luoghi sono molto importanti perché ci consentono di avere zone sicure dove salvare i progressi ed ottenere nuove armi e munizioni. Il salvataggio di un'area inoltre incrementerà inoltre di un punto percentuale il nostro indicatore del completamento al 100% di Undead Nightmare, per un totale complessivo ottenibile del 20%.

Una volta raggiunta una zona da salvare, la sua posizione verrà segnalata sul radar attraverso un'icona che può mostrarsi in cinque diversi stadi. Un punto interrogativo marrone in un cerchio bianco indica la posizione di un'area il cui stato è ignoto, un cerchio verde con una mano bianca all'interno indica una cittadina sotto attacco, mentre se il cerchio è di colore rosso, l'attacco dei non morti sta per concludersi con la presa della cittadina. A queste si aggiungono poi altre due icone su cerchio nero, se all'interno c'è una croce di colore blu, la zona è già stata salvata ed è sicura, mentre se la croce è capovolta ed è di colore rosso significa che la città è andata persa, tutti i cittadini sono morti e pur salvandola, dopo pochi minuti i non morti torneranno senza trovare alcuna resistenza.

La mappa qui a fianco (cliccateci sopra per vederla nelle sue dimensioni originali) è stata creata da al[e]ssio e Daniel, e mostra i cimiteri da purificare e tutte le aree, città, paesi ed accampamenti che il giocatore potrà mettere in salvo, oltre all'indicazione del punto di salvataggio che si otterrà salvando l'area.

Non appena entreremo in un'area da salvare comparirà in alto, al centro della schermata, una barra di completamento sormontata da uno o più pallini. Tutto all'inizio sarà grigio, ma fornendo munizioni ai sopravvissuti e/o eliminando i non morti, entrambi gli indicatori si andranno a colorare pian piano di verde sino a riempirsi completamente contrassegnando il termine del lavoro.


Ripulire le aree dai non morti è un lavoro semplice che può essere avviato, come già accennato, in due modi differenti. Il primo consiste nel parlare con il sopravvissuto - generalmente in cima ad un tetto o su di un balcone - che ci chiederà aiuto richiedendo uno specifico tipo di munizioni. Il secondo sistema invece consiste nel saltare questa procedura, raggiungere un punto sicuro e qui affrontare di continuo i non morti sino al salvataggio della cittadina. Il modo migliore e meno dispendioso per noi è il primo sistema, dopo aver parlato con il sopravvissuto infatti sbloccheremo sulla mappa la posizione dei bauli di munizioni e degli altri sopravvissuti. Fatto ciò raggiungiamo di corsa le casse raccogliendo le munizioni necessarie e facciamo subito dopo il giro dei sopravvissuti interagendo con loro in modo da fornire le munizioni.

Per ogni sopravvissuto a cui forniremo le munizioni, riempiremo uno dei pallini sopra la barra di complementamento - che altresì richiederebbe l'uccisione di tre o più non morti. Non appena tutti i pallini saranno stati colorati di verde, sul radar muteranno i segnalatori, non vedremo più infatti i sopravvissuti, ma tutti i non morti ancora presenti all'interno del territorio. Non ci resterà dunque che uccidere tutti i non morti ancora nell'area per poter definire la cittadina sicura.



Come già accennato nel paragrafo dedicato alle icone, un'area vive fondamentalmente in tre stadi: libera, sotto attacco e perduta. Nel primo caso il nostro lavoro di pulizia sarà andato a buon fine, la cittadina sarà libera dai non morti ed i sopravvissuti saranno in grado di respingere una nuova avanzata per un buon lasso di tempo. Nel secondo caso l'area è sotto attacco dai non morti e se nei primi minuti potremo disinteressarci della cosa, dopo poco dovremo decidere se andare in aiuto dei sopravvissuti o lasciarli morire e dunque perdere una città. Un'avamposto perduto indica la morte di tutti i suoi sopravvissuti e senza cittadini che possano difendere l'area, anche risalvandola, dopo poco tempo la zona tornerà ad essere territorio dei non morti, senza passare le fasi intermedie di attacco.

Il salvataggio di ogni città ci consente di ottenere, oltre ad un luogo in cui salvare - un letto, una tenda o un cumulo di paglia - anche munizioni e soprattutto armi. Di seguito è disponibile una tabella con elencati le armi o le munizioni che si otterranno per ogni cittadina salvata - ovviamente questi compensi avverranno solo liberando un'area con dei superstiti, nel caso in cui si va a ripulire una cittadina perduta, non avremo a disposizione né armi nuove né bauli di munizioni da aprire.


L'unico modo per fallire questo compito secondario è non eseguirlo, anche morendo infatti potremo rientrare senza problemi nella zona sotto attacco e ricominciare la fase di pulizia.